Coltivare il bambù
Ecologico ... Oltre La Green Economy!

Il bambù migliora la qualità del suolo e contribuisce a ricostruire il suolo eroso. L’ampio sistema delle radici del bambù, a 40 centimetri di profondità, tiene compatto il suolo e ne impedisce l’erosione da parte delle acque.
Il bambù cresce naturalmente, senza bisogno di sostanze particolari nel terreno e non necessita di trattamenti chimici. Inoltre per la sua coltivazione non servono grandi mezzi o particolari attrezzature.
Le piantagioni di bambù sono grandi fabbriche di fotosintesi che riducono i gas responsabili dell’effetto serra. Le piante di bambù assorbono circa 4 volte la quantità di biossido di carbonio e producono circa il 35% in più di ossigeno di una porzione equivalente di alberi. In breve, il bambù gigante è il più grande produttore d'ossigeno sul suolo terrestre.
I tessuti e i capi d’abbigliamento in bambù possono essere fabbricati e prodotti senza additivi chimici, come da certificazione Oeko-Tex.
Al momento non sono noti organismi geneticamente modificati (OGM) varianti del bambù. Speriamo che le cose restino così!
Il bambù è un depuratore naturale di reflui animali, in particolar modo suini.
Il bambù Phyllostachys Edulis è stimato in dimensioni che vanno dagli 8 ai 15 centimetri di diametro e può raggiungere i 25 metri di altezza. Prestazioni e dimensioni sono ovviamente influenzate dalla ricchezza e compattezza del terreno.
Il sesto d'impianto principalmente utilizzato è di 5x5 metri: dopo l'ispezione di un nostro tecnico sarà ovviamente adattato alla conformazione del terreno. Verranno ricavati strade e perimetri per facilitare la raccolta dei culmi.
La lavorazione del terreno prevede in via ottimale la ripuntatura da 40 a 60 centimetri, una raffinazione e lo scavo di una buca 20x20 cm. Una volta messe a terra le piante madri, andranno ricoperte con paglia umida. La concimazione non è di norma necessaria, ma in particolari condizioni di sfruttamento del terreno o di Ph elevato verranno consigliati dai nostri tecnici specifici trattamenti a lento rilascio per una resa ottimale dell'impianto.
Il bambù come molti di voi sapranno è una piantagione infestante e proprio il suo veloce moltiplicarsi è alla base della sostenibilità del nostro progetto, esistono ovviamente tecniche contenitive per impedire sconfinamenti in zone non desiderate.
Il Consorzio Bambù Mediterraneo, dove possibile, sconsiglia l'utilizzo di fossi perimetrali e sistemi di contenimento, in quanto l'espansione dell'impianto comporterà un maggiore utile all'agricoltore e potere di mercato al Consorzio stesso.
L'impianto

Taglio E Manutenzione

Il taglio dei culmi (canne) può essere effettuato da settembre a febbraio, anche in più riprese, la camera d'aria al suo interno lo protegge anche se stoccato a terra. Per il taglio è sufficiente una comune motosega leggera.
I culmi verranno tagliati ad una lunghezza di 4 metri circa (taglio commerciale internazionale del bambù), in modo da facilitare l'operazione e snellire la procedura di vendita sul mercato.
Per il primo taglio sono necessari 3-4 anni dalla messa a terra delle piante madri.
Se per qualsivoglia ragione vi sarà impossibile provvedere autonomamente al raccolto, il Consorzio Bambù Mediterraneo vi assisterà con squadre di operai che provvederanno a taglio e trasporto.
Consegna e ritiro sono gestiti dal Consorzio direttamente sul vostro terreno.
La vita utile di un impianto è stimata tra gli 80 ed i 120 anni: è un sempreverde con un ciuffo color smeraldo e un impatto visivo decisamente gradevole.
Il sottobosco rimane pulito grazie alla pacciamatura con paglia e successivamente alla caduta naturale del fogliame in autunno. Il bambù è una piantagione dominante che impedisce in autonomia il diffondersi di infestanti senza trattamenti.